“Il vento spegne una candela ma rinvigorisce un fuoco”.
A Marzo 2020 era già tutto pronto. Tutte le scartoffie erano state firmate ed ero finalmente pronto a lanciarmi verso una nuova avventura. Di lì a qualche giorno, sarei infatti partito alla volta della Spagna, direzione Murcia.
L’universo, aveva però altri piani ed ecco che l’opportunità di partire sembra svanire nel nulla. A causa della pandemia, la startup presso cui dovevo svolgere il tirocinio post-laurea smette di rispondere alle mie mail e mi ritrovo dunque – dopo 13 mesi di attesa e di preparazione – senza una meta e con un’opportunità incredibile in procinto di sfuggirmi dalle mani.
Quando tutto sembra perduto, MED subentra come un fulmine a ciel sereno e mi dona un’opportunità memorabile.
In poco meno di 1 settimana infatti, mi viene proposta una soluzione alternativa: un’esperienza di 5 mesi al Global Office di YFU a Bruxelles.
Parte di ciò che avevo trattato all’interno della tesi di laurea, avrebbe dunque preso una piega più operativa ed empirica.
Se diamo poi per scontato che ogni esperienza ci viene posta davanti per una ragione, vale a dire un insegnamento o varie lezioni da imparare con lo scopo di arricchire il nostro percorso, posso dire che questa – a differenza del mio primo Erasmus in Polonia – mi ha messo di fronte a prove più complicate.
2 anni fa, durante i sei mesi trascorsi nella gelida Varsavia, ho avuto modo di comprendere il vero senso della mia libertà, capire in parte ciò che volevo dalla mia vita e sfruttare vari input per scrivere la tesi. C’è stato lo studio ma c’è stato anche tanto divertimento e viaggi memorabili. Un avventura più spensierata, se vogliamo.
Durante questi mesi in Belgio invece, ho imparato, non senza numerose difficoltà, ad avere a che fare con la solitudine, con l’introspezione. Mi sono trovato per la prima volta in vita mia nella condizione di dovermi guardare dentro e comprendere tante cose di me che non avevo avuto modo di considerare prima. Non sempre guardarsi dentro e trovarsi faccia a faccia con sé stessi risulta così semplice e, all’interno del contesto attuale che ben tutti conosciamo, ritrovarsi a parecchi chilometri da casa, con pochissimi punti di riferimento e una città completamente nuova non aiuta di certo.
Più compiamo esperienze che ci spingono fuori dalla zona di comfort, più la nostra zona si allarga.
Il corpo umano potrebbe essere un esempio perfetto in questo senso. Quando andiamo in palestra e facciamo sollevamento pesi, sottoponiamo i nostri muscoli a stress, ed è proprio grazie a questo stress che i nostri muscoli possono crescere. Se invece di andare in palestra fossimo rimasti comodamente seduti sul divano, il nostro corpo non sarebbe stato sottoposto allo stress del sollevamento pesi, ma non avrebbe nemmeno tratto alcun beneficio.
Questa esperienza, mi ha ricordato nuovamente che i risultati più notevoli e memorabili si ottengono specialmente attraversando i momenti più complicati.
Grazie a MED, ho avuto modo di vivere in una grande città come Bruxelles, di lavorare in una delle maggiori organizzazioni internazionali no-profit che si occupano di scambi culturali e soprattutto di affrontare un’esperienza che, pur rivelatasi particolarmente tortuosa, si è poi dimostrata essere life-changing.