Tiken dice no, con le sue canzoni cerca di lanciare un monito, un invito all’unione e alla collaborazione; “Mais je chante pour ne pas accepter, Je chante pour ne pas accepter, Je dis non, je dis non en chanson”
Finalmente insieme!
Tra il 20 e il 22 giugno i volontari di MED hanno finalmente potuto realizzare un loro sogno ed incontrarsi. L’occasione era un training per facilitatori di Coloured Glasses, ma la vera necessità era quella di stare insieme!
Migrante, profugo, rifugiato
migrante. profugo. rifugiato.
una riflessione su queste e altre parole.
L’ubiquità del diverso
L’ubiquità della diversità molto spesso non viene riconosciuta.
Questo breve articolo vuole offrire uno spunto di riflessione sul tema, in occasione della Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il dialogo e lo sviluppo.
Diventiamo i loro angeli custodi
Made in China. Made in Bangladesh. Made in Vietnam. Made in Italy. Made in Pakistan.E se sulle etichette scrivessero anche Made by Hassan, made by Sarah, made by Juan?
168 milioni di bambini nel 2012 erano sottoposti a sfruttamento. 152 milioni nel 2016. Altre stime sostengono che oltre 200 milioni di bambini sono impiegati in lavori pericolosi.
Il confine del Mondo e il paese delle meraviglie
Spesso ritratto come un paese bizzarro e incomprensibile, è inutile negare quanto a noi occidentali piaccia trattare il Giappone come una creatura leggendaria. A seconda di come la si guardi, cambia forma e colore, ingannando l’occhio di chi la osserva.…
Olimpiadi 2020: Necessità capitalista o sociale?
Sport ed interculturalità: binomio inscindibile.
I nostri tempi ci vedono
travolti da uno spettro di informazioni, spesso contraddittorie. Le parole “V-day”, “pandemia globale”, “distanziamento sociale”, e molte altre ci sommergono in un quotidiano che sembra quasi una simulazione di un universo parallelo.
Un grido inascoltato
Il 25 gennaio è la giornata mondiale della mobilitazione per lo Yemen, per dire basta alla guerra, per dire si agli aiuti. Che questo possa essere un nuovo inizio, che possa significare un vero cambiamento per un paese che, ormai, rischia di sparire sotto le macerie, dimenticato da tutti.
Un piccolo passo per i diritti, un grande passo (forse) per l’Argentina
Un boato si solleva dalla “marea verde” riunita di fronte al Palazzo del Congresso a Buenos Aires: “Es ley, es ley!” (“E’ legge!”, in spagnolo), grida la folla. Le lacrime di gioia…